tag:blogger.com,1999:blog-5022584077535766223.post4667346278109406695..comments2022-03-27T21:25:36.928-07:00Comments on Filosofare stanca: Francesco Piccolo mi fai cagareedoardo.acotto@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/17721183560196966018noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5022584077535766223.post-81539198858151834782010-12-07T05:58:43.056-08:002010-12-07T05:58:43.056-08:00Io invece trovo che sia letterariamente scadente p...Io invece trovo che sia letterariamente scadente perché troppo poco elaborato e troppo rinviante a una forma di vita reale, quella dei poligami della buona società dello spettacolo specialmente romana.<br />Il compiacimento per la propria bravura nel tradimento è giudicabile moralmente e anche psicologicamente: il protganoista del libro è un essere regressivo, da un simile prototipo umano (non importa quanto autocosciente) non ci si può aspettare che sia né un bravo profesionista, né un bravo intellettuale, né un bravo cittadino.<br />Sempre naturalmente che qualcuno pensi che sia ancora possibile opporsi moralmente e intellettualmente, e persino politicamente, alla merda del mondo.<br /><br />Se no, leggiamoci pure Piccolo: è persino divertente...edoardo.acotto@gmail.comhttps://www.blogger.com/profile/17721183560196966018noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5022584077535766223.post-20506581587258496912010-12-07T02:20:29.825-08:002010-12-07T02:20:29.825-08:00Bah. Io sto finendo "la separazione del masch...Bah. Io sto finendo "la separazione del maschio", e non mi pare tutta 'sta tragedia. Il maschio in questione, sicuramente non un modello di consistenza, e anche la femmina coprotagonista, non meno scomposta, non solo sono tipologie reali, ma anche molto diffuse. Si tratta di un modo di gestire i rapporti, di guardare e guardarsi, di attribuire peso e valore all'esistenza. Un modo, e basta, reale e diffuso, ripeto, ma uno dei tanti. Essendo realtà, qualcuno decide di scriverci su, e io leggo come leggo tutto il resto, dalla mia posizione, che Piccolo non pretende certo di modificare. Non ha voluto creare un eroe metropolitano, tant'è che parla di "punto più basso della catena evolutiva della contemporaneità". Del resto, la produzione letteraria ( e uso questo termine non certo con una connotazione qualitatativa, ma puramente tipologica) è piena di poligamia, di tradimento, di iperattività sessuale, di perversioni. Certo, alcuni brani troppo "tecnici" potevano essere ridotti, o addirittura eliminati, e poteva anche essere adottata una scelta di sinonimi più ampia per indicare atti o particolari anatomici, giusto per evitare quel senso di ripetitività che mi ha fatto saltare passaggi interi del testo. Leggo "la separazione del maschio" come leggo tutti gli altri libri che ho incontrato, e che incontrerò: pronta a trovare per alcuni il posto che essi pretendono, per altri la via migliore per andarsene.Gloria Calìhttps://www.blogger.com/profile/09971626756393239727noreply@blogger.com