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mercoledì 22 settembre 2010

Facebook/Documentalità: discutendo col Labont (FB&filosofia)

[pubblicata da Edoardo Acotto il giorno giovedì 21 gennaio 2010 alle ore 23.43]

Il bello di FB è che, pur essendo de jure un archivio di tracce potenzialmente infinito, in realtà somiglia più a un block notes magico che disperde tracce in un'anonima inutilità, annullandole de facto.
Se FB funzionasse come un archivio nessuno lo userebbe con la leggerezza con cui lo si usa.
L'archivio non è un divertissement...
Questa è la specificità di FB rispetto agli altri social network: FB, al contrario dei Blog o di Myspace, promette una potenza di micro-archiviazione che però non mantiene, e che non può mantenere semplicemente perché le sue dimensioni non sono quelle della cognizione umana bensì quelle dell'archivio virtuale in-sé.
Su FB l'archivio diventa per-altri più che per sé, ma non sembra diventare mai un archivio in-sé-per-sé...

Per esempio, per dare una qualche forma di presenza a questi pensieri, ora devo salvare il tutto in una NOTA, che affido a FB come un messaggio nella bottiglia.
Qualcuno prima o poi forse la leggerà, ma sarà sempre troppo tardi (o troppo presto...)