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martedì 21 settembre 2010

Antonio Scurati dice stupidaggini sull'insegnamento della storia della filosofia ex riforma Gelmini, sul Secolo d'Italia di oggi

[pubblicata da Edoardo Acotto il giorno venerdì 28 maggio 2010 alle ore 14.22]

"Prendiamo il post-strutturalismo francese, Derida [sic!], Deleuze, Lyotard: ebbene, tipici dell'approccio post-strutturalista sono la ripresa dei motivi nietzscheani. Allora trovo giusto far studiare prima questi filosofi contemporanei e dopo arrivare a Nietzsche"

COMMENTO: prendiamo Berlusconi, è chiaramente un fascista. Che c'è di meglio dunque che studiare prima Berlusconi per poi risalire a Mussolini e Hitler passando per Craxi?

"si arriverà così a capire che non esiste esperienza del pensiero che non sia pensiero contemporaneo. Anche qui, fare il percorso del "salmone" è vantaggioso, perché si partirebbe dal pensiero e dai problemi dell'oggi per risalire alle sorgenti del sapere".

COMMENTO: prendiamo Scurati, è chiaramente un importante scrittore italiano contemporaneo. Che c'è di meglio dunque che immergersi nei suoi densissimi libri pieni di esperienza di pensiero dell'oggi, per poi risalire, chessò, a Musil, Proust, Dostojevsky e Tolstoj, Dickens, Voltaire, Cervantes e via salmonescamente risalendo fino a Omero?
In fondo, che "questo è il migliore dei mondi possibili" si capisce molto meglio leggendo il placet di Scurati alla riforma Gelmini piuttosto che Leibniz e Voltaire.