E’ tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell’oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all’intento Giunger mai non potria, ben si conviene Ozioso nomar. (Giacomo Leopardi)

giovedì 19 maggio 2011

Sonetto di Alfonso Maria Petrosino per il mio trentanovesimo compleano

Stasera spegnerai le candeline
un po' con l'animo del sacrestano
che smorza i moccoli giunti alla fine
e si domanda se sia stato vano

o no quell'ardere e lo scioglimento
di tutta quella cera. Guarda bene
la luce, il raggio che si fa violento,
contemplalo: diventerà un fosfene.

Se malinconica ti sembrerà
l'immagine, in quanto evoca il destino
della precaria condizione umana,

non temere: per te l'eternità
è negli sguardi vispi di Agostino
e nel sorriso dolce di Viviana.