E’ tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell’oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all’intento Giunger mai non potria, ben si conviene Ozioso nomar. (Giacomo Leopardi)

venerdì 1 luglio 2011

Verso Val di Susa, 1

Dieci anni dopo la tragedia di Genova 2001, riconosco questo mio stato d'animo: eccitazione prima di manifestare per ciò che ritengo buono e giusto e degno di rischiare in prima persona.
Ora so per esperienza che l'eccitazione è nociva, va tenuta a bada.
Dieci anni fa non conoscevo davvero la noviolenza, e come tutti ero convinto di sapere che cosa fosse e che l'egemonia neomarxista sul movimento noglobal si potesse ancora conciliare con una specie di insurrezione più o meno pacifica.
Cazzate.
Ora so che si è nonviolenti quasi apriori, e so che ci saranno molti compagni a Chiomonte domenica che non sono nonviolenti, forse non per una reale scelta ma probabilmente per la stessa ignoranza della cosa che era la mia nel 2001.
La nonviolenza è semplice da capire e fare propria, ma è fortemente ignorata o rimossa dalla cultura "democratica" occidentale.
La violenza legale è violenza.
Mi conforta l'adesione convinta dei nonviolenti alla lotta NoTav.