Quando parlano con un bambino piccolo, a molti adulti viene spontaneo parlargli in bambinese.
Viene spontaneo pensare di dover risparmiare al bambino lo sforzo di intuire il significato della parola, di fare inferenze alla base della normale comprensione linguistica propria della nostra specie. Cone se lo sforzo mentale fosse di per sé nocivo (lo è se non corrisponde a un'adeguata informazione).
Sforzarsi di non cedere alla tentazione regressiva non può che essere salutare. Per il bambino e per l'adulto.