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martedì 25 gennaio 2011

Gadda, Eros e Priapo

Parlando del fascismo, Gadda sembra parlare di noi oggi. Parte fondamentale dei 150 anni di storia italiana è il nucleo nero dell'autoritarismo sempre-ritornante: nell'Ottocento i Savoia, nel Novecento il fascismo.

"Be’, i crimini della trista màfia e di tutti li «entusiasmati» a delinquere avendo raggiunto o me’ dirò permeato ogni pensabbile forma del pragma, cioè ogni latèbra del sistema italiano (con una «penetrazione capillare», oh! sì, davvero), è ovvio che tutte le nostre attività conoscitive e le universe funzioni dell’anima debbano intervenire nel giudizio del male, patito e fatto. Tutti i modi, i metodi, le tecniche, le singule operazioni e le discipline della mente sono chiamati a soccorrerci. L’atto di conoscenza con che nu’ dobbiamo riscattarci prelude la resurrezione se una resurrezione è tentabile da così paventosa macerie. Quest’atto sacrale si attiene a tutte le ripartizioni del conoscere, a tutti gli argomenti del dire. Tutti i periti, e d’ogni sorta medici, hanno e aranno discettare sulla maialata."

C. Gadda, Eros e Priapo, http://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/essays/eros1-3.php