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venerdì 14 giugno 2013

You don't need no education

e così da alcuni giorni stavo preparando mentalmente un bello status che diceva qualcosa come:
"per la prima volta dal 2001 so che a settembre rivedrò gli stessi alunni, le stesse persone, e potrò finalmente cominciare a capire che cosa si provi nel costruire una relazione umana e pedagogica duratura in un ambiente privilegiato qual è - nonostante tutti gli orrori del nichilismo politico - la scuola italiana".

E invece no.
Tadàn.

Improvvisamente mi ritrovo SO-PRA-NU-ME-RA-RIO e quindi perdente posto.
Affanculo l'Esabac, che gliene importa al Sior Provveditore di un progetto binazionale "d'eccellenza", per così dire? Che gliene importa che io sia di ruolo dal 2007? Che gliene importa che io fossi in congedo e non potessi indovinare lo sdoppiamento della scuola (se nessuno ha avuto il buon senso di avvertirmi con uno straccio di email)?

Nemmeno l'idea dell'indennizzo che avrò facendo causa alla mia scuola può consolarmi. Anzi mi rattrista assai. Dover fare causa alla propria scuola è un'idea schifosa.

L'unica consolazione è pensare che prima o poi, come sempre, qualche altro Dirigente mi chiederà qualcosa per la scuola, gratis et amore Dei.
Allora, e solo allora, io potrò dirgli: col cazzo a priori, Dirigente di merda servo del Caos, fascista beneducato, crepate tu e la tua scuola di stato nichilista.

No davvero, non mi limiterò più ai digiuni.

***

Aggiornamento 4 luglio.

Era tutta una cazzata, una colossale svista del mio preside. Si puà affidare la dirigenza di una grande scuola a un tale sprovveduto? Non conosceva la legge da cui dipende la mia posizione in graduatoria, e io - stupido - mi ero fidato.
Non ho mai corso nessun rischio, ma ho capito a quanto io tenga alla mia scuola.