E’ tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell’oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all’intento Giunger mai non potria, ben si conviene Ozioso nomar. (Giacomo Leopardi)

giovedì 14 novembre 2013

Appunti su Deleuze e Guattari e le scienze cognitive

Ottimo fiuto di D&G: "È una questione linguistica e politica: la critica al postulato che vuole il linguaggio essere informativo e comunicativo.Il linguaggio sarebbe una sorta di staffettista che informa, cioè passa i contenuti da un parlante a un ascoltatore. Il linguaggio fa anche questo, intendiamoci: ma non è questa la sua essenza." (De Michele)

E' anche una questione cognitiva: per Chomsky il linguaggio non è uno strumento evolutosi teleologicamente per farci comunicare. Serve anche a quello, ma è uno strumento comunicativo come altri, solo molto più potente e versatile.
D&G a modo loro l'avevano ben capito. Certo, la dimensione cognitiva è loro del tutto estranea, et pour cause. Sicuramente per loro "scienze cognitive" significava Chomsky, che avevano superficialmente identificato come un avversario, per via della struttura formale e gerarchica del linguaggio così come teorizzata fin dalle prime opere chomskyane.