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giovedì 23 febbraio 2017

Dare ragione a Spinoza (La biada quotidiana, 5)

L'Idea fondamentale di Spinoza è semplice: l'essere è ciò che è, perfettamente.
Il pensiero è la dimensione dell'essere nella quale possiamo agire eminentemente per realizzare la nostra essenza.

Difficile è cogliere questa possibilità come espressione stessa dell'essere.
Coincidenza di necessità e libertà.

venerdì 17 febbraio 2017

Paul Simon, Il lupo mannaro (Stranger to stranger, 2016). Mia traduzione (in progress).



https://www.youtube.com/watch?v=uBtXYoYiSdM&feature=youtu.be

Il tizio di Milwaukee condusse una vita dignitosa
Visse dignitosamente, ebbe una moglie dignitosa
Lei lo uccise. Ah, quel coltello da sushi!
Ora si compreranno un aldilà dignitoso

Il mannaro sta arrivando

Il fatto è che molti necrologi sono dei resoconti eterogenei
La vita è una lotteria, un sacco di gente perde
E i vincitori, i sogghignanti con gli occhi color-dei-soldi
Mangiano tutti i pezzi, e ordinano le patatine extra

Il mannaro sta arrivando (patatine extra)
Il mannaro sta arrivando. Il mannaro sta arrivando, il mannaro sta arrivando, sì, Il mannaro sta arrivando

La sento ululare, ringhiare sulle colline
Il mannaro sta arrivando, Bill

Ignoranza e arroganza, un dibattito nazionale
Metti la lotta a Las Vegas, c'è uno sbarramento da un miliardo
di dollari: tv a pagamento, dovrebbero essere abbastanza in buona salute
Le produzioni usuali, e tutto va ai ricchi
Eppure, il mannaro sta arrivando

Eh, Il mannaro sta arrivando

***

Milwaukee man led a fairly decent life
Made a fairly decent living, had a fairly decent wife
She killed him. Ah, sushi knife
Now they're shopping for a fairly decent afterlife

The werewolf is coming

The fact is most obits are mixed reviews
Life is a lottery, a lotta people lose
And the winners, the grinners with money-colored eyes
Eat all the nuggets, then they order extra fries

The werewolf is coming. (Extra fries)
The werewolf is coming. The werewolf's coming, the werewolf's coming, yes, the werewolf is coming

I hear her howling, prowling on the hills
The werewolf's coming, Bill

Ignorance and arrogance, a national debate
Put the fight in Vegas, that's a billion dollar gate
Revenues: pay per views, it should be pretty healthy
The usual productions, and it all goes to the wealthy

Still, the werewolf's coming
Eh, the werewolf's coming

I'm not complaining, just the opposite my friend
I know it's raining, but we're coming to the end
Of the world, of the lyin' and the spyin' through
Oh, you don't know me?
OK, I don't know you, too

The werewolf's coming. Werewolf's coming up
The werewolf's coming, and the The werewolf's coming
The werewolf is coming, too

I hear her howling, prowling on the hills
The werewolf's coming Bill

You better stock up on water, canned goods off the shelves
And loot some for the old folks who can't loot for themselves
The doorbell's ringing, could be the elves
But it's probably the werewolf. It's quarter to twelve
And when it's midnight, and the wolf bites

It's a full moon, she really got the appetite
The werewolf's coming
(The werewolf, the werewolf)
The werewolf's coming
(The werewolf, the werewolf)

mercoledì 15 febbraio 2017

Occidentalis Karma spiegata a chi non ha fatto il liceo (La biada quotidiana, 3)

1. Essere o dover essere

Tutti conoscono l'opposizione shakespeariana, "essere o non essere?". Relativamente pochi, probabilmente, sono invece coloro che hanno studiato Hegel, e hanno dunque colto che l'incipit di OK cita la critica hegeliana a Kant: il quale opporrebbe appunto il dover essere morale all'essere effettivo e concreto della realtà storica.
Non che Hegel sia un lassista permissivo: l'essere che contrappone al kantiano dover-essere è semplicemente il reale/razionale, ossia il manifestarsi dello Spirito-Totalità.
Opporre alla realtà storico-sociale un dovere immaginario: questo per Hegel è insensato, limitato, intellettualistico, moralistico.

Poiché il tema di OK è la situazione epocale dell'Occidente, e il suo riterritorializzarsi superficialmente sull'Oriente, si può assumere che fin dal primo verso il Gabbani stia implicitamente criticando i sempre più numerosi occidentali che credono o sperano di trovare la propria salvezza individuale nelle discipline orientali.
Nei prossimi post tratteremo dello sviluppo e dell'articolazione di questa critica.

La biada quotidiana, 2 (Spinoza e la presenza mentale)

Sforzarsi di cogliere l'unità dell'essere, percepito dualisticamente come materia/pensiero.
L'io è un'illusione: la mente non comanda il corpo. Corpo e mente agiscono insieme, come espressione (bi)modale della realtà.
Tuttavia si creano situazioni di passione, affetti subiti, spesso passioni tristi.
Devi comprenderne adeguatamente le cause.

PS: che cosa dà l'identità di una cosa? Priest dice: il gluone!

La biada quotidiana, 1 (Spinoza e il buddhismo)

C'è qualcosa di profondamente simile nella teologia spinoziana e nella metafisica buddhista. Questa vede l'essere come vuoto, mentre Spinoza lo percepisce come Tutto: i due concetti sono mistici, hanno un significato diverso dal loro normale campo semantico (quello della fisica per "vuoto", quello della logica per "tutto").

Il significato di Vuoto e di Tutto rimane vago anche per chi creda di averne un'intuizione abbastanza precisa: nessun riferimento è possibile nei due casi se non un'esegesi della teoria implicita nei concetti.
Dire che l'essere è essenzialmente vuoto significa che al di sotto del molteplice divenire c'è un essere Uno, un Nulla che annulla tutte le differenze che si manifestano come fenomeni spaziotemporali (samsara).
Dire che l'essere è il Tutto significa invece dire che non v'è spazio, nell'essere, per il non-essere, ossia per la coscienza sartriana intesa come centro di possibili negazioni.

In entrambi i casi è: come far apparire all'essere (della mia coscienza modale) ciò che sempre già è nell'assoluto della sostanza-uno? Come allontanarsi dall'illusione del negativo?

La risposta è senz'altro: la presenza mentale.

PS: per chi non vuol seguire la strada mistico-intuitiva, segnalo che Antonio Damasio, in Alla ricerca di Spinoza, spiega l'etica spinoziana in funzione dell'omeostasi emotiva, evoluzionisticamente e individualmente vantaggiosa.