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martedì 1 giugno 2021

Gentile Franco Battiato (lettera mai inviata, 23 giugno 04)

Va bene, hai ragione se ti vuoi ammazzare, vivere è un'offesa che desta indignazione, ma ti prego rimanda: è solo un breve invito. 

Va bene, hai ragione se ti vuoi sparare un giorno lo farai, vedrai, con determinazione, ma per ora rimanda: è solo un breve invito. 

Sì, questa specie di vita ha reso banale il suicidio, questa parvenza di vita ha reso banale il suicidio - non lo merita, solo una migliore. 

                F. Battiato 


Gentilissimo Signor Battiato (spero bene che lei legga i messaggi inviati al suo sito web ufficiale), gioisco nello scriverle questa sera per la prima volta, benché lei sia nei miei pensieri da almeno dieci anni (sono nato il 18 maggio 1972, come Johannes Brahms, Bertrand Russell, Rudolf Carnap, Karol Wojtyla e Giovanni Falcone).

Mi chiamo Edoardo e sono laureato in filosofia francese postmoderna: il mio filosofo preferito è stato Gilles Deleuze, ma ora mi occupo di filosofia analitica e cognitivismo.

Lei è una delle pochissime persone che io stimi senza riserve. L'ho criticata qualche volta in passato per motivi meramente estetici, ma ero giovane e disperato, adesso mi avvicino poco a poco alla luminosa calma che immagino essere al centro della sua vita e del suo pensiero.

Ultimamente ascolto più del solito le sue canzoni, e mi pare di comprendere che la sua arte è solida, umana e perfetta quanto può esserlo arte umana.

Il fatto che Lei sia divenuto - non so bene come dire, e mi perdoni per la goffaggine della mia espressione in materia di religione - musulmano in questo assurdo segmento di storia contemporanea mi fa guardare a Lei con accentuato interesse.

In un certo senso, Lei rende la mia vita più degna di essere vissuta.

Le auguro ogni bene, e spero un giorno di poterla incontrare: non potrò mai offrirle nulla di simile a quello che Lei mi ha donato con la sua arte, ma sarei infinitamente lieto di poterle un giorno comunicare qualcosa di buono. Io devo qualcosa della mia vita a Lei, e non saprò mai abbastanza esprimere gratitudine a Lei o a ciò che Lei voglia considerare propria Causa.

Carissimi saluti.

                Edoardo Acotto


P.S. Ho molto apprezzato dal punto di vista narrativo il suo bel film Perduto amor.