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sabato 2 luglio 2011

Verso Val di Susa, 2

Cari amici,
ho deciso che domenica 3 luglio parteciperò anch’io alla grande manifestazione NoTav che si terrà a Chiomonte.
Ho deciso di partecipare perché ritengo la protesta più che giusta, a prescindere dalle ragioni tecniche pro o contro la costruzione di questa "grande opera" (anche se tutto ciò che ho letto mi ha convinto che l’opera sia mal concepita, dispendiosa e inutile): non è con la polizia che si può gestire un’opera della durata di almeno 15 anni e del costo di svariati miliardi di euro (si calcola fino a 22) che verranno prelevati dalle tasche degli italiani (i 600 milioni europei in confronto sono bruscolini).
Non è caricando, manganellando e gasando i valligiani e chi manifesta al loro fianco che si imporrà democraticamente una decisione non condivisa dalla popolazione locale e probabilmente nemmeno dalla maggioranza degli italiani.
So benissimo che tra i manifestanti ci sono stati e ci saranno persone che non hanno la cultura della nonviolenza, bensì quella dell’antagonismo radicale da esibirsi con lo scontro fisico con le forze di polizia (una pratica del tutto inutile, oltre che moralmente criticabile per l’uso dimostrativo della violenza).
Ed è per questo che ho riflettuto un bel po’ prima di decidere se partecipare alla manifestazione. Le parole di Nanni Salio nonviolento e peace researcher di chiara fama nonché "direttore" del centro studi Sereno Regis, mi hanno confortato nella mia decisione.
Spero che domenica a Chiomonte saranno in tanti a pensarla come me.

Per domani, augurate dunque buona fortuna alla Val di Susa, alla nonviolenza e alla democrazia (e anche a me).

Edoardo