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mercoledì 17 marzo 2021

Diventare ricchi (Nouveau roman nouveau, 1)

Da piccolo volevo essere bello, felice, intelligente e ricco. Crescendo mi sono dolorosamente reso conto che ero brutto, e ho iniziato a essere infelice. Speravo di essere intelligente ma anche l’intelligenza mi sembrava farmi difetto perché non sapevo in quale modo misurarla, come certificarmi della sua realtà e presenza.

E riguardo alla ricchezza, quando ho iniziato a studiare filosofia ci ho tirato una riga sopra. A quel punto ho iniziato a sentirmi meno brutto e più intelligente e sono conseguentemente diventato anche più felice.

Quand’ero piccolo mio padre ogni tanto fantasticava con me di diventare ricco grazie alla schedina. Bisognava fare tredici, ma anche dodici non sarebbe stato male. Non mi sembrava così difficile fare dodici o tredici. Che cosa avremmo fatto con quei soldi? 

Facevamo l’elenco: mio padre avrebbe smesso di lavorare; avremmo comprato una bella casa con un giardino e avremmo preso un cane; mi avrebbe comprato quel super robot dei Micronauti che desideravo tanto ma per cui nessuna paghetta sarebbe mai bastata.

Avremmo fatto dei bei viaggi d'estate e d'inverno la settimana bianca.


Libri che fanno venire l'angoscia mortale, 1

Generazioni, del grande Remo Bodei.


Quando parla del venire meno delle forze nella vecchiaia, e della possibilità della dissoluzione psichica con l'Alzheimer, pensi dritto al suicidio.