Leonardo
Lesmo, collaboratore di "Sistemi Intelligenti" e amico
personale di molti di noi, ci ha lasciato lo scorso ottobre dopo una
malattia che, secondo il suo stile, sembrava prendere più che altro
come una seccatura. Lesmo era stato uno dei pionieri
dell'intelligenza artificiale in Italia, soprattutto nell'area
dell'elaborazione del linguaggio naturale in cui è stato una figura
di grande rilievo. Anche quando l'intelligenza artificiale ha smesso
di essere di moda Lesmo non ha mai cessato di crederci e di
considerare l'elaborazione del linguaggio una sua parte centrale. Era
fortemente interessato alla teoria del linguaggio (sia alla
linguistica che alle proposte più "cognitive") e diffidava
delle soluzioni puramente statistiche, ma al tempo stesso non
concepiva che la teoria non andasse insieme a una solida
implementazione: era, in altre parole, uno scienziato cognitivo
classico, pieno di curiosità culturali ad ampio raggio e sempre
interessato a collaborare con linguisti, psicologi e filosofi,
polemico e cooperativo, disposto a imparare da altre discipline ma
fermo nella rivendicazione della specificità del lavoro
computazionale. Non ha avuto il tempo di rendere disponibile alla
comunità nazionale il molto software elaborato nell'area
dell'analisi del linguaggio, ma il suo treebank a dipendenze -Turin
University Treebank- è stato il nucleo del treebank nazionale (ora
acquisito anche da Google). Ci lascia l'esempio di una ricerca di
rara continuità, perseguita attraverso le più varie committenze,
con collaboratori diversi e diversi apporti teorici ma
inflessibilmente orientata ad un solo obiettivo, la comprensione
della comprensione del linguaggio naturale.
Diego Marconi
Diego Marconi