E’ tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell’oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all’intento Giunger mai non potria, ben si conviene Ozioso nomar. (Giacomo Leopardi)

venerdì 24 settembre 2010

Giuseppe Genna: la moda è il dedalo dell’ego (Vogue9)

Pubblicato su Vogue.it

Lo scrittore Giuseppe Genna, acclamato autore di Assalto a un tempo devastato e vile, Dies Irae, Italia de Profundis e Hitler, sta scrivendo il suo nuovo romanzo Fine Impero, di prossima uscita per Einaudi Stile Libero. Più di un suo capitolo avrà a che fare con la moda...


I tuoi romanzi hanno spesso un piglio coraggiosamente filosofico: nel tuo nuovo libro rifletterai concettualmente sulla moda o invece ne trarrai spunti narrativi?

Per me il pensiero è movimento di fantasmi e quindi è narrazione –un racconto lineare sollo all’apparenza. Se lo si ingrandisce, tutto è sconnesso. La passerella stessa pare lineare e invece, nella luce, tutto è allucinato.

Potresti darci un’idea precisa di come intendi scrivere di moda nel tuo romanzo?

In maniera letterale. Sono stato su una passerella prima dell’inizio di una sfilata, ho osservato l’esercito di cloni androgini sotto riflettori accecanti, ho partecipato a feste di stilisti. Il protagonista del mio romanzo farà lo stesso, in modo più tragico.

Intorno al mondo della moda sono stati scritti molti saggi, ma, mi pare, poca narrativa (il cinema ha maggiormente sfruttato l’argomento): secondo te nella moda c’è una componente spettacolare che non è facilmente narrabile?

E’ lo spettacolo quintessenziato, un elemento indiscernibile da quella “vita dei nervi” che il filosofo Georg Simmel, autore di un fondamentale saggio sulla moda, pone a fondamento elettrico della metropoli, cioè della vita spettacolare. Fare una narrazione dei nervi è difficile.

Credi che sia possibile determinare l’essenza della moda o non sarebbe più corretto parlare di “mode” al plurale?

Io la prendo da questa prospettiva, tra le infinite possibili – la moda è il dedalo dell’ego, il suo mostrarsi, il suo abolirsi mentre si esibisce, il suo vestirsi, il suo essere legione aberrante ma che si considera attraente, una foggia letale, il riflettore del mondo demonico.


Giuseppe Genna alle sfilate di Milano: http://www.giugenna.com/2010/02/26/un-miserabile-alle-sfilate-di-milano/

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