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sabato 23 marzo 2013

Ancora sulle ineffettuali categorie destra/sinistra

vedi perché non ci capiamo, caro amico intellettuale di sinistra? Tu dici che non capisci come io possa sostenere che l'opposizione destra/sinistra sia stata neutralizzata e inizi a farmi un elenco di cose di sinistra, come essere NoTav ecc. poi però voti per un partito alleato col partito più proTav che ci sia, che quindi secondo la tua definizione dovrebbe essere di destra anche se si dice di sinistra, mentre il M5s risulterebbe automaticamente di sinistra, e sostanzialmente mi dici che voti a destra perché vuoi spostare a sinistra il Partito di Destra...
Poi - contraddicendomi - io ti dico che il pareggio di bilancio in Costituzione è di destra e tu mi dici che anche Hollande lo ha difeso, come se questo bastasse a decidere che cosa è di destra e che cosa di sinistra. Come se per definire l'arte dicessimo che è ciò che fanno gli artisti (ammesso e non concesso che Hollande sia "di sinistra").
Ma allora non è meglio fare come dico io, coltivare una propria distinzione antropologica tra destra e sinistra con valore euristico, e parlare piuttosto delle azioni concrete lasciando perdere i discorsi ineffettuali su destra/sinistra?
Che poi non mi pare che nella prospettiva biopolitica ci sia molto spazio per questa consunta dicotomia, storicamente determinata e assolutamente non elevabile a categoria antropologica universale (Pericle era di sinistra? Platone di destra? Kant? Stalin? Gorbacev? L'omofobia di Che Guevara? Clinton? Craxi? Renzi?).

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Aggiornamento 7 dicembre 2013 (il giorno prima della vittoria alle primarie di Matteo Renzi e della definitiva sconfitta della fallimentare "sinistra" PD bersaniana).
Dopo la morte di Costanzo Preve ho scoperto la sua vasta opera, di cui mi riprometto di leggere il più possibile.
Qui Preve spiega la sua posizione su destra/sinistra: http://www.kelebekler.com/occ/prevedxsx.htm

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