Conoscenza storica come rappresentazioni mentali.
Perché lo storicismo non funziona (nella scuola di massa) sul piano cognitivo.
Concatenamenti di eventi storici: meccanici (causali), non logici.
Tipicità del post hoc ergo propter hoc.
Informazioni del contesto iniziale troppo poco rilevanti (bisognerebbe eventualmente cominciare dal presente e andare a ritroso: "prima di x c'era y". Perché non si può?).
Se fino a un certo punto il bambino riceve come naturali le narrazioni sul passato, quando avviene la frattura gnoseologico-storica? Tra fanciullezza e adolescenza? Tra medie e superiori? Perché ricominciare dall'antichità nel primo biennio superiore? Forse sarebbe meglio continuare con la contemporaneità e recuperare vecchie informazioni, via via ampliandole e approfondendole, in dialettica spiraloide, per assecondare la maturazione del discente?
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