Senza sacrificio non si impara la musica. Una volta che si è imparata, essa ci restituisce poi moltissimo in forma di sentimenti ineffabili e sublimi.
Ma è appunto soltanto un risarcimento, una consolazione per aver dovuto sofrire ad imparare un linguaggio e una tecnica musicali altamente difficili.
Tale linguaggio e tale tecnica sono impensabili al di fuori di una società alienata, ne sono anzi un'espressione (vedi le elucubrazioni di Adorno sul progressismo di Schoenberg e il reazionarismo di Stravinsky).
Nessun commento:
Posta un commento