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martedì 4 maggio 2010

Uno non dovrebbe guardare la televisione

Uno non dovrebbe guardare la televisione se si schifa come me. La televisione l'ho buttata via, ma ogni tanto ci casco e guardo Ballarò sul web.
Se c'è qualcuno che attacca i fascioberlusconiani, all'inizio mi entusiasmo di una contentezza fatua, poi quelli del PD come al solito iniziano ad apparirmi come i veri mostri che sono, quasi avessi inforcato gli occhiali di They Live. Ma a quel punto è troppo tardi, mi rimane un fegato grosso di bile così.

La verità è che il piccolo schermo non lascia serena la mente, non lascia distanza, non lascia nulla ma brucia tutto come una stella enorme che diventa un buco nero.
Ho fatto bene a buttare l'ordigno audiovisivo (F. Cordero) e non devo mai più cedere alla curiosità di vedere quei buffoni nel loro micidiale salottino.
Giuro che non ci casco più

3 commenti:

Maesca ha detto...

facciamo così anche con facebook.
lo so è bello e intimo.
ma perchè condividere esperienze reali, quando in cambio riceviamo solo parti di memoria bidimensionale. Ricordi virtuali, senza tatto, gusto e olfatto, che vanno lentamente a sedimentarsi sopra i vecchi ricordi, fatti di carta e penna.

ho visto un uomo che camminava sull'acqua, l'ho visto su youtube!! ma non sò che odore, che suono, che sensazione dia la terra bagnata della norvegia.

il cervello si è evoluto tecnologicamente. Il video è paragonabile al pensiero, un pensiero visibile e Omni-memorizzabile, come se la positività del reale fosse ugualmente una formazione interiore.
Il ricordo infatti è di matrice visiva/uditiva, come qualsiasi Audio/Video.
La sintesi dell'attività umana tramite il web e il digitale, significa: l'acquisire memoria senza la mediazione dell'esperienza, poichè il ricordo è già Ricordo.

che odore ha il Blu di facebook?
dov'è l'odore dei pastelli! dove?

edoardo.acotto@gmail.com ha detto...

Pasquale vedo solo ora il tuo (bel) commento...
Non che tu non abbia ragione da vendere, ma il punto è che INDIETRO NON SI TORNA.
E allora, andando avanti, tanto vale selezionare ciò che è più libero rispetto a ciò che è meno libero.
Considera che nessuno dei miei conoscenti concepisce di fare a meno della televisione, quando glielo dico: quando avranno imparato a pensarne la semplice possibilità, allora potremo focalizzarci su FB.
Che comunque non è vero che non si relazioni con l'esperienza: è un'esperienza mentale, interiorizzata, ma è sempre esperienza, poiché tutto è esperienza, a meno che non si viva in uno stato di coscienza dissociato.
Davanti alla tele impossiblie essere presenti, lo schermo cattura l'occhio della mente; davanti al video del PC c'è più spazio mentale per non spegnere il flusso di coscienza e il ragionamento, specialmente quello pregresso che trova ora una forma espressiva esteriorizzante.
Meglio esteriorizzare che lasciare tutto dentro e perderlo o regalarlo ai neuroni perché se lo dimentichino!

edoardo.acotto@gmail.com ha detto...

Ora devo scrivere un pezzetto sulla TV per Vogue.it.
Mi riesce davvero diffcile nonostante i Baudrillard, i Virilio e persino i Derrida...