E’ tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell’oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all’intento Giunger mai non potria, ben si conviene Ozioso nomar. (Giacomo Leopardi)

giovedì 25 maggio 2017

Concetti badiousiani (Roman nouveau, 7)


Concetti badiousiani


Il libro che ha reso definitivamente famoso Badiou si intitola L'Essere e l'evento. Vidi questo libro per la prima volta nella libreria di Strasburgo nella quale, durante il mio Erasmus, andavo spesso per familiarizzarmi con l'editoria francese, filosofica e non. Era un gran tomo, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Seuil. Ma ancor più che le dimensioni ragguardevoli, superiori a quelle di qualsiasi libro di Derrida o Deleuze, mi impressionavano i segni impressi al suo interno: all'incirca in un terzo delle pagine comparivano simboli logico-matematici che fino ad allora non avevo mai trovato in un libro di filosofia. Questo perché io conoscevo soltanto la filosofia continentale, o umanistica, o letteraria, che dir si voglia, ossia la filosofia che dialoga con la storia della filosofia, trattando i problemi di Platone e Nietzsche come se fossero attuali.
Avevo incontrato i simboli logici prima dell'università, quando leggevo inconsapevolmente libri come Gödel, Escher, Bach. Un'eterna ghirlanda brillante, di Douglas Hofstadter, oppure L'inconscio e gli insiemi infiniti, di Ignacio Matte Blanco. Libri scoperti grazie a quel grandioso manuale liceale di letteratura intitolato Il materiale e l'immaginario. Ma L'Essere e l'evento era il libro di un filosofo continentale, e trattava di filosofi classici come Spinoza, Hegel, Heidegger, ma anche di Cantor e Gödel.
La sua tesi fondamentale era che la matematica è ontologia. Una tesi di derivazione lacaniana, molto ambigua e probabilmente insensata come ho cercato di dimostrare nel mio unico articolo di filosofia pubblicato, ma che permette a Badiou di formalizzare in simboli matematici détournés, risignificati metaforicamente, certi concetti tradizionali della filosofia continentale.
Per esempio i concetti di soggetto, verità ed evento.
Il concetto di soggetto ha una lunga storia, che possiamo limitare, relativamente a Badiou, al percorso che va da Descartes a Lacan. Per Badiou, soggetto non è l'individuo razionale autonomo alla base del moderno senso comune liberale, bensì un effetto astratto: qualcosa che può storicamente incarnarsi in vari modi in seguito all'apparizione miracolosa di una verità (evento) e al derivarne certe conseguenze.
Anche il concetto di verità affonda le sue radici nella filosofia antica, ma Badiou usa il concetto di Lacan: una verità è un'epifania imprevedibile all'interno del precedente quadro di sapere. La dodecafonia e il cubismo sono esempi di verità artistica, la Comune e la rivoluzione bolscevica sono verità politiche, la scoperta dei numeri razionali è una verità scientifica, e il mio vecchio amore per Filippa è un tragico esempio di verità amorosa.
Ma per ora basta di questo.

Nessun commento: